Cara Zia,
non credi di averci visto piangere a sufficienza domenica? Le tue parole sono come sempre una carezza...
Bene, mettiti comoda, magari appoggia il piede su un cuscino perchè prevedo che questa mail sarà un fiume di parole visto che è la traduzione di un fiume di emozioni....
Cosa dire? E' stato semplicemente splendido e molto particolare. Mai e poi mai avremmo immaginato potesse essere così intenso e commovente partecipare alla messa. Che botta al cuore!!
Quando facciamo un concerto e la serata riesce bene di mezzo c'è un'esibizione musicale venuta bene. Domenica non era così; certo, c'è stato il flauto della Gemmina che arriva sempre dritto al cuore, c'è stata la voce di Melo a tratti rotta dall'emozione che ti commuove ma non è questo il punto, perchè questa volta non era un concerto e l'esecuzione passava in secondo piano.
La sensazione è che si sia levata un'onda di commozione fortissima perchè le persone presenti in quella chiesa erano tutte persone legate a te ed ad Augusto, o alla sua figura incredibilmente carismatica.
L'atmosfera era raccolta ed intima, le canzoni di Augusto sono state una miccia che ha fatto esplodere l'onda di commozione e... noi che suonavamo ne siamo rimasti travolti inesorabilmente. Che botta...Non andrà mai giù quel nodo alla gola. Mai.
Quando ci siamo accorti che tutta la chiesa cantava " io vagabondo" come e forse più di una preghiera è apparso lampante che ogni canzone e ogni concerto è a tutti gli effetti un rito. La cosa strana è che domenica si è mescolato un rito religioso con uno pagano e si è visto che in fondo non c'è differenza se sono vissuti in modo sincero. I riti da sempre esistono per unire una comunità e rassicurare i singoli, ed è quello che è successo.
Per noi è stato un grande onore oltre che un bellissimo momento, quindi siamo noi a ringraziarti ancora una volta.
Ciao Zia Rosi, ti vogliamo bene anche noi.
I tuoi nipoti Mercanti e Servi