AUGUSTO DAOLIO

Prefazione tratta dall'introduzione del libro:

"IL SUONO DELLE IDEE"
(di Davide Carletti)

"...Beppe è di Novi, un paese vicino a Modena. Fin da bambino nutriva una grande passione per la musica ma le possibilità economiche erano scarse. A nove anni i genitori gli comperarono una fisarmonica; appena undicenne si esibiva da solo con il suo strumento ai festini organizzati dai giovani della Bassa modenese. Poi iniziò ad esibirsi con un suo amico, Leonardo Manfredini, che aveva imparato a suonare la batteria. Avrebbero voluto iscriversi al conservatorio ma proprio non era possibile; così terminate le scuole dell'obbligo, cominciò a lavorare dapprima presso una fabbrica di porta ombrelli, poi in un calzaturificio, infine come addetto alla custodia delle acque minerali. Alla sera però, continuava a suonare. Nel 1961 fondò il primo complessino con altri ragazzi del paese. I Monelli, questo era il nome del gruppo, ma nel 1962 si accorsero che il nome stava un pò stretto e decisero di chiamarsi I NOMADI, espressione di un desiderio incontenibile di viaggiare, trovare posti e gente, di farsi conoscere. Proprio quell'anno, 1962, Beppe conobbe Franco Midili, chitarrista di Novellara, s'incontrarono in una balera, d'estate, a Moglia, in provincia di Mantova. Franco suonava in un altro gruppo, Beppe gli propose di entrare nei Nomadi, che non avevano un assetto ancora definito. I genitori spesso facevano pressioni perchè i giovani desistessero e si dedicassero ad attività più sicure. Nel 1963 Franco disse a Beppe che conosceva un ragazzo di Novellara di 16 anni, canterino. A Trecenta, durante una serata, Franco chiamò il ragazzo sul palco, cantò quattro pezzi e piacque moltissimo.

Quel ragazzo era AUGUSTO DAOLIO ........... era il 1963."

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